Nel passaggio dalla pubertà all’adolescenza si sperimentano moltissime sensazioni nuove, mai provate, che nella forza e intensità possono essere ora violente ora delicate, la linea è sottile tra le due condizioni vissute sia interiormente sia esteticamente, portate all’eccesso da scelte ed espressioni inebrianti e insieme devastanti, come è tipico del momento esistenziale dell’adolescenza, in cui ogni sentimento viene amplificato.
La letteratura, la filmografia, la musica, l’arte dedicano grandi “capitoli” all’acme dell’adolescenza, a volte incantati da un lirismo poetico altre da una violenta rivendicazione della propria indipendenza e struggimento tipici del momento.
Soprattutto il cinema, la forma d’arte più espressiva nella celebrazione della vita, perché porta in scena la vasta ricchezza umana e psicologica, ha interpretato l’adolescenza, rappresentandone ora i vizi ora le virtù, le zone d’ombra e quelle più esilaranti nella ricostruzione della molteplicità psicologica ed emotiva di questo periodo della vita così particolare e controverso.
Passiamo in rassegna tutti i film che hanno fatto sognare i tantissimi adolescenti, e anche chi ha già superato questa fase della vita tutta ancora da scoprire, e ne conserva il sapore, il gusto, la sensazione. In adolescenza è tutto una rivelazione, un’epifania, un conflitto tra ciò che è giusto perché ci viene insegnato e ciò che abbiamo voglia di scoprire perché l’impulso alla vita ci chiama a provare, a vivere, ad essere dove sono gli altri, dove non è permesso, talvolta, essere.
Il film adolescenziali portano sullo schermo storie d’amore, sentimenti conflittuali, amicizie, le prime delusioni, le farfalle nello stomaco, i mal di pancia, le attese, le lacrime di comitiva, le prime sigarette, l’alcol che sballa, etc…
In qualche caso si tratta di storie forti, tragiche nei risvolti, perché nella vita ci sono anche i drammi veri, quelli che irrompono a distruggere un equilibrio e quello che c’era non c’è più, ma anche storie di dolcezza, incontri, scoperte di rivelazioni, confronti e scontri con gli altri, gli adulti, con le prime forme di vita adulta. L’adolescenza è anche la fase dei sentimenti portati all’estremo, delle reazioni smodate, dove può insidiarsi il “difetto”, il pregiudizio, il cinismo, per presa di posizione, per ribellione o per esibizionismo e amore della maggioranza che detta la moda.
Chi non ha guardato un film sull’adolescenza sognando di essere protagonista di una storia d’amore, emozioni e turbamenti dell’anima? Se parlassimo di un libro, Goethe con i dolori del giovane Werther sarebbe un esemplare canonico senza tempo… ma parliamo di film e allora entriamo nel vivo stilando la classifica.
I film adolescenziali comprendono quelle pellicole cinematografiche che parlano di ragazzi e ragazze di un’età compresa tra i 14 ed i 19 anni. Se volessimo proporre una lista di film da guardare per questa categoria, ne troviamo alcuni che sono pietre miliari nella cinematografia dedicata all’adolescenza.
- “Il tempo delle mele”, un film del 1980 dalla regia di Claude Pinoteau, narra delle vicende della protagonista interpretata dall’allora giovanissima Sophie Marceau, nel ruolo di una studentessa tredicenne. La storia è ambientata a Parigi, dove Vic Berreton – una ragazza di 13 anni – frequenta le scuole superiori. Un giorno Vic incontra Mathieu, il suo primo grande amore e scopre le prime emozioni ma anche le prime gelosie, e di pari passo i conflitti generazionali con i genitori.
- “Caterina va in città” – è un film del 2003, diretto da Paolo Virzi. Il film affronta molte delle tematiche inerenti alla fase adolescenziale, come la ricerca dell’identità personale, l’appartenenza al gruppo dei simili, l’influenza dei ‘leader’ della comitiva. Tutto questo giro di vite, dalla prospettiva di una ragazzina, Caterina, che si trasferisce a Roma da una piccola cittadina di provincia per affrontare le prime amare delusioni, nell’amicizia e nell’amore, delusioni che saranno fondamentali nel suo percorso di crescita.
- “The Dreamers”- I sognatori è un film del 2003 diretto dal regista Bernardo Bertolucci, basato su un racconto di Gilbert Adair “The Holy Innocents”.
Siamo a Parigi nella primavera del 1968, dove un giovane studente americano, Matthew, si trova a trascorrere un soggiorno per studiare il francese. La passione di Matthew per il cinema lo porta ad incontrare i gemelli Isabelle e suo fratello gemello Theo. Tra i tre ragazzi inizia un sodalizio fatto di passione per il cinema, di un’intimità sempre più estrema, deliri erotici, giochi perversi…che li porteranno quasi ad alienarsi dalla realtà, sospesi in una dimensione effimera, che sfocia in un ménage à trois. Il cinema è il trait d’union fra i tre adolescenti che entrano in un vortice sempre dove l’intimità è al limite con la morbosità… - “Mignon è partita”, un film del 1988, dalla regia di Francesca Archibugi, un “romanzo di formazione” che mostra chiaramente nelle vicende di Mignon e Giorgio, ragazzino innamorato e disperato, turbato da più vicende che nella sua esistenza sono come macigni, come l’adolescenza sia un’età delicata e sensibile, seppure affascinante e ricca di cambiamenti che aprono alla vita, piena di imprevisti e risvolti di ogni genere.
- “Fucking Amal” – Il coraggio di amare, dalla regia di Lukas Moodysson, è una commedia sentimentale svedese a tematica omosessuale, del 1998. Il film presenta tematiche chiave nell’esperienza formativa e socializzante dell’adolescente, come la sessualità, la diversità, l’insofferenza nei confronti della spinta omologante del gruppo di coetanei, la difficoltà di ritrovarsi e riconoscersi in una società che depreca un’identità diversa. Un ritratto accorato e puntuale del dramma dell’identità vissuto in età adolescenziale ed in un contesto liceale. Emozioni ma anche molta ironia.
- “L’attimo fuggente” è un film del 1989, diretto da Peter Weir ed interpretato da Robin Williams. E’ un film poetico, drammatico, molto realistico. Un cult che ha fatto sognare per la sua carica emotiva.
La storia si svolge in un collegio maschile di Welton dove regnano ordine e disciplina e dove alcuni ragazzi, condizionati dal conformismo e dal rispetto delle regole, entrano in contatto con le loro passioni, le loro vere personalità grazie al professore Keating, che con i suoi metodi poco convenzionali, risveglia le loro coscienze. L’amore con la poesia si incastra a perfezione con l’entusiasmo e la drammaticità di un’adolescenza conflittuale che sfocia nel messaggio finale del “carpe diem”. La costruzione dell’identità passa attraverso la poesia, il sodalizio sancito dalla condivisione che caratterizza l’esperienza di adolescenti in cerca di una identità. - “Into the wild” – dalla regia di Sean Penn, porta sullo schermo la transizione dalla dipendenza dei legami affettivi e familiari alla ricerca di sé, attraverso il “viaggio” nella natura selvaggia dell’America, dall’Arizona al Pacifico, dal Gran Canyon all’Alaska, dove è necessario conoscersi a fondo per accettare i propri limiti. E’ la storia di un giovane anticonformista che sceglie di vivere un’esistenza ‘on the road’.